mercoledì 25 giugno 2025

Affascinati dal Camino


 

Ecco altri quattro miei amici, che non hanno saputo resistere al fascino del Camino. Angela, Roberta, Giagor e Dedo sono a 89 chilometri da Santiago de Compostela. 

Buon Camino!

Tengo a bada

                                                                                                  foto Sara Bianchi
 

TENGO A BADA LA MORTE

 

Tengo a bada la morte con le torte,

invasioni di note alla mia corte,

la santa distrazione scelgo in sorte,

m’invento un dio che apra le sue porte.

 

Vale ogni trucco per toglierla di dosso,

la tengo quieta come un cane all’osso,

scelgo la vita, corro a più non posso,

e se diventa un buco, salto il fosso.

 

Si sa come finisce la partita,

e se ce la giocassimo infinita?

Non c’è storia, non mi garba la sortita,

pretendo, da vivente, la mia vita.

 

Tengo a freno la morte con parole

che non hanno il benché minimo valore,

molto meglio abbracciare lo stupore

che ti regala un bacio, un’alba, un fiore.

 

28 novembre 2018

Gabriella e Marco


25 giugno 1983: Gabriella e Marco

 

martedì 24 giugno 2025

Specchio e penombra



 La penombra mi è di aiuto. Penserete: 'E' un tipo che ama meditare e la penombra, unita al silenzio, favorisce la riflessione.' Niente affatto. La penombra, unita ad uno specchio, appiana le mie rughe e rende più folti i capelli. Tutto qui. 

E' tutta colpa della morte


 

'Chi troppo vuole nulla stringe'...ma se noi vogliamo troppo, è certo colpa della morte. La sua negatività, assolutezza, puntualità, inevitabilità ci 'obbliga' al pensiero: 'Cià, prendi e porta a casa, non si sa mai.' Facciamo scorta di cose, persone, avventure, correndo anche il rischio (ricordato dal proverbio) di farci del male e di rimanere a secco, quindi ancor più timorosi per ciò che inesorabilmente ci attende. Il mio dire è solo un puntualizzare, perché si sa chi è il colpevole, anzi, la colpevole. 

lunedì 23 giugno 2025

Guerra a oltranza


 



Certo, prego per la pace, cerco di essere un uomo di pace, ma la guerra scorre nelle vene dell'umanità, e anche in ogni fettina di natura. Prendiamo i miei alberi da frutta, che da tre anni cercano disperatamente di mettere qualche frutto ma la guerra la vincono sempre quegli insetti bastardi, la Popillia Japonica, che anche ora si sta pappando le foglie del mio ciliegio, del mio pruno, del mio albicocco, risparmiando il fico forse perché le foglie non sono tenere tenere o per altri motivi a me ignoti. Per il resto fa strage e mi regala solo foglie traforate. Che dovrei fare? Riempire la pianta di sostanze chimiche? Vado alla Esselunga e faccio prima. Ma la guerra continua, uomo contro uomo, insetto contro foglia, animale piccolo contro animale grande. 

No, niente noia


 

Qualcuno mi dice: 'Ma non ti annoi ad andare tutti i giorni in bici al Sacro Monte o al Campo dei Fiori? Sempre le stesse salite?' No, ogni volta c'è qualche novità. Prendiamo stamani. Parto e prima incontro e saluto una ex alunna Vidoletti, grande alpinista. Purtroppo per lei sta andando al lavoro. Poi sul drittone dopo la villetta del poeta Natale Gorini mi supera una mia ex alunna Vidoletti, peserà 40 chili, va come una freccia, mi saluta con un sorriso Durbans, poi dopo un chilometro ecco una mia collega di Scienze Motorie, ancora in servizio, che viaggia con bici a pedalata assistita. Chiacchieriamo un po', poi sono alla canna del gas e lei mi saluta, poi sento un rumore nel bosco e vedo un capriolo, quindi mi supera un tipo, ha più o meno la mia età, potrei stargli dietro ma prima chiedo gli anni, è del '58, è più giovane di me quindi lo lascio andare. Infine, su al Belvedere, ecco il mio amico Bernie. Quattro chiacchiere, un selfie e via.